25 luglio 2009

“Non è bene che l’uomo sia solo”

Don Giacomo Ruggeri ci ha chiesto una brevissima sintesi degli esercizi spirituali di Fognano. Impresa quasi impossibile per la quantità e la densità delle cose dette da Don Daniele Simonazzi. Tuttavia Roberto Esposti con grande professionalità giornalistica ha scritto quanto segue. Se volete potete aggiungere una vostra riflessione utilizzando l’apposito campo dei commenti alla fine di questo articolo.

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“Non è bene che l’uomo sia solo”

Il Dio dei cristiani è Carità e per i cristiani la Carità è la virtù più alta. Eppure è difficile esercitarla, a cominciare dalla famiglia e dalle comunità parrocchiali.

E’ per imparare a vivere secondo Carità che la comunità parrocchiale della Santa Famiglia di Fano ha tenuto i suoi annuali esercizi spirituali a Fognano (RA), dal 17 al 19 luglio scorsi.

A guidare gli esercizi, Don Daniele Simonazzi, parroco di Pratofontana (RE), cappellano dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia, membro della Commissione Diocesana per il dialogo con l’Islam.

Don Daniele è maestro e profeta di Carità: la sua comunione con gli “ultimi”, detenuti con patologie psichiche, prostitute clandestine, Rom e Sinti, è espressione della più alta testimonianza del Vangelo.

Ma è soprattutto nella riscoperta della radice biblica della Carità che Don Daniele ha ricostruito il fondamento di una vita al servizio degli altri.

Dalla creazione alla croce. La “fonte” di tutto è il dono dell’ “altro” che Dio ha fatto all’uomo. Questo “altro” è, in primo luogo, quel diverso da sé eppure “uguale”, la sposa che Dio dona all’uomo nella Genesi. “Altro” è anche ogni uomo che l’amore di Dio ci mette a fianco lungo la strada, e che è sempre immagine di quell’uomo uguale ma diverso che è il Cristo: il dono che Cristo/Dio ha fatto di sé sulla croce è la primizia del dono che ognuno, liberamente, è chiamato a fare di sé.


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