2 aprile 2012

Testimonianza di Anna

Testimonianza di Anna

 

Diciamo che, come sempre, quando mi si chiede una testimonianza, la mia prima risposta è no. La PAURA di mettersi a nudo, di parlare di cose che a volte fanno ancora male, prende il sopravvento.

Allora chiedo aiuto a Gesù, al suo SPIRITO che dolcemente, tante volte mi ha ispirato. Oggi apro il Messale, come al solito per leggere le letture:  1° lettura: Osea 6,1-6…..”Egli ci ha straziato, ed Egli ci guarirà, Egli ci ha percorso, ed Egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita, e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza”

Era dalla scrittura che volevo farmi dare il consiglio per decidermi a scrivere……e da Maria, “Madre del buon consiglio” e comincio a pregare……Faccio sempre così quando devo prendere una decisione, o superare una paura  o cambiare uno stato d’animo che volge al brutto (proprio come il tempo quando minaccia pioggia). La risposta, leggendo Osea, è stata positiva e, senza volerlo, ho preso subito carta e penna. Ho cominciato a frugare nei miei pensieri, ma quello che trovavo più spesso nei ricordi, era la sensazione di PAURA, di quelle domande apparentemente senza risposta, che paralizzano corpo e mente: ADESSO COME FACCIO?. Si fa presto a dire……dai coraggio, ce la farai…ma quando non hai più risorse. Sei sola …….. la vita fuori continua: bollette da pagare, debiti non più onorati, affitto, nessuno ti vede: ci sei solo tu e la paura: il postino era diventato il mio nemico personale. Io cerco di sdrammatizzare, ma la paura di non farcela è stata molto forte e anche quando mi rivolgevo al Signore (perché per me comunque c’è sempre stato), pregavo ma la paura c’era ancora: il rischio di alienarsi dal mondo con la conseguenza di uno spred tra Spiritualità e quotidianità altissimo. Ecco, da qui si vede che il Signore ha “lucidato” i miei occhi per vedere meglio dentro la paura, perché oggi riesco ancora a fare delle battute su questo. Frugando dentro la paura, ad un certo punto ho visto la mia comunità, i miei fratelli. Era così evidente che fossero mano di Dio, che la nebbia fitta si è alzata e ho rivisto un raggio di sole. Vieni SANTO SPIRITO, manda a noi dal cielo un raggio della TUA LUCE, vieni Padre dei poveri……Senza di loro non ce l’avrei fatta. Ma non è tanto, o non è solo, l’aiuto concreto, materiale che mi ha ridato speranza, (perché le cose sono ancora tutte come prima), ma il fatto di aver trovato nella comunità, fratelli che “fanno quello che dicono”e non è proprio una cosa che si vede spesso di questi tempi.

L’Ho fatto notare anche a Filippo, mio figlio, che è sempre un po’ recalcitrante riguardo a queste cose: “dove trovi delle persone che ti aiutano così gratuitamente come i nostri amici fanno con noi? Neanche i fratelli di sangue e familiari hanno fatto tanto. Per una volta posso passargli un messaggio del Vangelo senza che mi zittisca: “Chi è mia madre, chi sono i miei fratelli? Chi fa la volontà del Padre mio, questi è per me mio fratello, sorella e madre ….” E ancora facendogli notare che, quando nel bisogno, aveva chiesto aiuto ai suoi amici, questi non avevano potuto, non per cattiveria, gli vogliono anche bene, sono tutti bravi ragazzi, ma non avevano, in tempo di Quaresima si può dire così: quel Gesù che voi avete crocifisso …….Qui sta la differenza e…..altro miracolo……….mi ha dato ragione. Questa, in Gesù, è la SPERANZA CHE NON MUORE, come Lui, che a PASQUA risorge. E’ qui che si raggiunge uno stato di BEATITUDINE tale, che paradossalmente, il momento in cui ho capito che il Signore mi aveva soccorso nella mia povertà, in tutti i sensi, la PAURA era di perderla questa povertà, che in certi momenti ti fa sentire così unita a Lui, così libera, da temere di trovarmi in condizione di non avere più bisogno di Lui, e ho pensato: “questo è  amore”……… accorgendomi che aveva fasciato anche l’altra ferita, quella dell’abbandono ….Ma, come diceva sempre Don Giacomo, niente è a caso…. Sapendo che dovevo passare per questa via del calvario che anche Lui ha percorso, mi ha fatto trovare per strada tanti Cirenei, i miei fratelli della comunità, che si è rivelata una vera fraternità. Il Signore si è premurato di prepararmi tutto quello che serviva per il cammino, perché sapeva che nel momento in cui TUTTO fosse venuto meno, ne avrei avuto bisogno. Mi ha fatto fare scorte di felicità coniugale, esperienze spirituali condivise in famiglia, benessere economico e salute. Come Pietro nel monte della trasfigurazione, anch’io ho avuto il mio pezzetto di Paradiso, ma mentre lo vivi, pur nel gran senso di felicità, a volte come Pietro, non sai cosa dire, e balbetti la famosa frase: “facciamo tre tende” come a dire: rimaniamo qui per sempre…….Ma, come ho detto in un’altra occasione, la tenda è per un tempo finito e Gesù anche a Pietro a risposto No: “Portate questa bella notizia a tutti”

Così anch’io sono scesa dal monte e, oggi, cerco di portare questa bella notizia a Voi: sono stata testimone oculare della grandezza del Signore e ora scopro davvero il suo amore: nella gioia e nel dolore, in ricchezza e in povertà, in salute e malattia. Ho dovuto fare a meno di tante cose, ma non posso più fare a meno di Lui. Certo, avrei potuto scegliere diversamente per rimpiazzare quello che avevo perso, ma Gesù come lo rimpiazzavo? Mi s’imponeva una scelta………..ho scelto Lui.

Il ricordo di quel Paradiso non mi ha più lasciato, anzi ce l’ho sempre accanto a me. E’ Gesù con nome, cognome, indirizzo e codice fiscale, perché è nei volti, nelle mani e nell’aiuto concreto dei miei fratelli con cui condivido un cammino di fede e che amano così tanto il Signore da vedere in me il “prossimo” di cui parla il Signore nei Vangeli e non mi fanno mancare il loro aiuto concreto, affettivo e anche nella salute, perché è stato un fratello medico della comunità che mi ha curato. Grazie Gesù dei tanti volti!

La PAURA non passa mai, ma è giusto così, perché il Signore rinnova ogni giorno il suo amore, come diceva Don Mimmo al ritiro, ogni arrivo è sempre un punto di partenza come nel matrimonio, ogni giorno la paura viene sconfitta dall’Amore. Alla fine diventa una paura disarmata, che ha più effetto dentro di me, perché so che il Signore non mi lascia mai sola.

Tutto questo mi dà una grande gioia, anche quando sono triste… E’ successo di nuovo……io prego………e Lui mi risponde!

  1. Desi Ceccarelli says:

    Grazie Anna, quanto sento vere le tue parole! Il Signore è nostra luce, nostra forza, cosa sarebbe il nostro cammino senza Lui? Grazie per questa tua testimonianza limpida, reale, che possa servire per dare più serenità a tante persone che questa fede non ce l’hanno. Un abbraccio caloroso nel Signore risorto, Desi.


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