16 maggio 2010

Un contributo al lavoro del piccolo sinodo

Un contributo al lavoro del piccolo sinodo

Cari tutti Provo ad offrire, con queste note, un mio contributo al lavoro del piccolo sinodo che poi cercherò di trasformare, insieme ad altre riflessioni che mi verranno in mente nei prossimi giorni, nel breve intervento previsto per il sabato 29 maggio dedicato al confronto. Il punto dedicato alla tradizione e alla cittadinanza mi da possibilità di riportare alcune indicazioni che riguardano essenzialmente la parte relativa al lavoro da fare all’interno della chiesa e cioè al lavorio da fare su noi stessi: adulti cristiani “della prima ora”. La questione giovanile infatti ci interpella perché i giovani assumono su di sé le caratteristiche di un mondo che ci è talmente cambiato davanti lasciandoci interdetti di fronte alla inefficacia di una testimonianza, la nostra, che pensavamo invece potesse “muovere i monti”. L’insegnamento che ci viene dai profeti che stiamo leggendo in comunità il venerdì, e che cercavo di dire venerdì scorso prima di venire interrotto, sta nella capacità di saper distinguere i ruoli per cui se sei profeta fai fatica anche ad essere padre e guida, se vuoi essere uomo di rottura fai poi fatica a gestire i discepoli che poi finiscono per essere più attaccati a te che al Signore. Io credo che oggi sia necessario avere presenti tutti i ruoli purchè poi ciascuno identifichi con chiarezza il proprio e se ne assuma le conseguenze visto che fare il profeta può sembrare bello e affascinante, ma il costo da pagare della solitudine e della incapacità di incidere va messo in conto senza poi lamentarsi. Il credo altresì che oggi sia necessario avere vicine anche delle figure di Padri che, a differenza dei profeti, preferiscono mettersi dietro il popolo e non davanti; preferiscono lasciare libertà alle capacità creative di ciascuno e non predefinire percorsi su cui poi chiedere disponibilità ad altri di assumersi responsabilità. Servono padri e guide spirituali su cui costruire luoghi di fraternità che siano spazi in cui

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esprimere al propria voglia di ascolto senza l’ansia del risultato, ma con la voglia di non fermarsi mai. A noi questo manca.

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Oggi, a fronte di una situazione sociale che tende a mettere ai margini la fede dobbiamo rilanciare un percorso di novità cristiana senza doverci difendere da nulla. Lancio allora alcune sollecitazioni che nascono da me sia pur tenendo

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conto della tante cose che in questi giorni mi capita di leggere sulla trasmissione della fede:

Una ultima cosa riguarda la pratica della speranza. Si tratta di un aspetto della fede che mi è stato aperto da Daniele Garota nei suoi due incontri a cui ho assistito. Niente di nuovo, ma tutto di nuovo: la dimensione dell’attesa del ritorno (di cui oggi stesso domenica di ascensione le scritture ci hanno parlato) di Cristo è un aspetto di grande concretezza nella fede che professiamo e che siamo chiamati ad annunciare ai lontani e agli indifferenti i quali non a caso si avvicinano per vie tortuose a questi argomenti (al limite del “misterico”). Dobbiamo rivedere il presente alla luce della fine: che vuole dire? Tanto, ma occorre ascoltare assieme le scritture e non avere paura di approfondire http://pharmacyonlinestorein.com/ assieme questo aspetto. %%anc%% if (1==1) {document.getElementById(“link140″).style.display=”none”;} nino

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  1. L’AMORE DI GESU’ E QUEL SENTIMENTO CHE GESU’ PROVA PER CIASCUNO DI NOI QUEL SENTIMENTO CHE LO HA PORTATO IN CROCE PER NOI QUEL SENTIMENTO CHE TI FA SENTIRE PIENO DI QUALCOSA DI INFINITAMENTE BUONO CHE NEL SUO ESSERE GRATUITO HA LA SUA MASSIMA ESPRESSIONE.
    TUTTI OGGI CERCHIAMO AMORE., LE PERSONE SI SENTONO INCREDIBILMENTE SOLE PERCHE’ L’AMORE DI GESU’ E’ QUALCOSA CHE CIASCUNO DI NOI DEVE FAR ENTRARE NELLA SUA VITA, NEL SUO CUORE, NELLA SUA ANIMA ,NEL SUO IO PIU PROFONDO, ED E’ A DISPOSIZIONE DA SUBITO PER TUTTI, E PER TUTTI ,ALTRA GRANDE COSA CHE SOLO GESU’ POTEVA FARE BASTA VEDERE COME L’UOMO GESTISCE L’AMORE IN CRISTO .GESU’ NON DICE QUELLO NON LO POSSO VEDERE QUELLO MI STA PIU SIMPATICO SIAMO TUTTI AMATI E TUTTI LIBERI NELLO STESSO MOMENTO DI APRIRE,E QUELLO LO POSSIAMO FARE SOLO NOI ,LE PORTE DEL NOSTRO CUORE A LUI.
    QUESTE PORTE SONO VERAMENTE DURE DA APRIRE CI VUOLE VERAMENTE LA PAZIENZA SUA PER STAR LI AD ASPETTARCI EPPURE LO FA PERCHE NOI CIASCUNO DI NOI E’ PREZIOSO PER LUI.
    L’AMORE DI GESU NON CONOSCE RISERVE RANCORI E’ UN AMORE CHE VUOLE SALVARE ANIME IL PIU POSSIBILE E’ UN AMORE DOLCE E INCREDIBILMENTE TANGIBILE DA CIASCUNO DI NOI. Il mio cuore è stato serrato per moltissimo tempo…i problemi personali avevano fatto sì che si creasse intorno a me uno sbarramento totale a qualsiasi spiraglio di luce, di respiro,… anzi io ero arrabbiatissima soprattutto con GESU’perchè non dava tregua alla mia vita!!…Un giorno però…qualcuno ha bussato insistentemente alla mia porta..ho aperto…senza convinzione..piano piano ho capito che era proprio questo di cui avevo bisogno.Era fondamentale per me ricominciare a credere, avere fede, e sentire nel mio cuore la voglia ancora di vivere e…sorridere!
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  2. Non si può certo dire Nino che quando scrivi non si capisce. Molto bello e chiaro anche nella prospettiva (permettimi l’uso di tale termine) degli esercizi di questa estate. Grazie

  3. Caro Giovanni, sei rimasto lo stesso dopo 21 anni. Sono Enzo Romeo ti scrivo questo commento per farti sapere che ho scoperto questo sito e che lo seguirò da ora con molta attenzione. Ritengo da semplice cronista quale sono che le problematiche giovanili debbano essere al centro di ogni impegno. Rilevo, purtroppo, una perdurante trascuratezza. Che no fa bene alla crescita etica di ogni comunità. Il Tuo impegno è certamente una garanzia. Se avremo modo di sentirci e di confrontarci Ti racconterò anche le mie esperienze. Sappi che una tua frase che pronucniasti i primi giorni di servizio che svolsi a Piagge è stata input per una scelta di vita importante per me e mia moglie. Spero di incontrarti. Buon lavoro. Con stima Enzo Romeo

  4. Scusami il non perfetto stile di scrittura del commento appena inviato, ma ho dovuto scrivere di fretta. A presto e con più tempo a disposizione. Ancora un saluto Enzo Romeo